“Cultura [,] non è possedere un magazzino ben fornito di notizie ma è la capacità che la nostra mente ha di comprendere la vita, il posto che vi teniamo, i nostri rapporti con gli altri uomini. Ha cultura chi ha coscienza di sé e del tutto, chi sente la relazione con tutti gli altri esseri.”
- Antonio Gramsci
SIAMO UN GRUPPO ETEROGENEO PER ETA’, LOCALIZZAZIONE, COMPETENZE E PASSIONI.
LA NOSTRA REDAZIONE “FLUIDA” (VISITAI LA PAGINA “IL PROGETTO” PER I DETTAGLI) E’ COMPOSTA DA UN NUCLEO DI PAZZI CONVINTI CHE LO SVILUPPO LOCALE PASSI ATTRAVERSO LA CAPACITA’ DI COMUNICARE IN MODO DINAMICO E COIVOLGENTE IL VOLTO AUTENTICO DEI TERRITORI RURALI, SUPERANDO I RETAGGI CHE SCHIACCIANO LA NARRAZIONE SU PRODOTTI TIPICI E “CARTOLINE” STEREOTIPANTI.
LA REDAZIONE DI ZOLLA E’ UN LUOGO APERTO, UN MEGAFONO, ATTRAVERSO CUI UNA PLURALITA’ DI SOGGETTI E PERSONE POSSONO RACCONTARE STORIE, OFFRIRE PUNTI DI VISTA, SPUNTI DI RIFLESSIONE E SEGNALARE OPPORTUNITA’ FORMATIVE ED ESPERIENZIALI PER DESCRIVERE QUEL MOSAICO FRAGILE E PREZIOSO COMPOSTO DAI NOSTRI TERRITORI RURALI
Membro SISL, project manager, animatore GAL e progettista per lo sviluppo locale. Ormai completamente assuefatto al gusto agrodolce del LEADER alterna, proprio come nei casi di dipendenza da sostanze, stati depressivi da burn-out a fasi visionarie ed esaltanti in cui si prodiga per avviare nuovi progetti e collaborazioni stimolanti. Poi magari se ne pente, ma ormai l'accollo è preso! Darebbe via un braccio piuttosto che smettere di lavorare in modalità "bottom-up".
Studente di Giurisprudenza con il pallino per lo sviluppo locale ed il paesaggio. Sensibilità politica, senso civico e partecipazione attiva sono le parole chiave che muovono il suo operato e che lo rendono molto meno giovane di quanto sia! In uno slancio di ribellione a tanta serietà ha deciso di sporcarsi con Zolla, perché, per citare un detto orientale "Quello che non si può dire in poche parole non si può dirlo neanche in molte" e sul fatto che ci sia bisogno di raccontare non ci sono dubbi.
Videomaker, operatore, regista e sceneggiatore. Ha una serie di soprannomi che ne dipingono la personalità poliedrica e talentuosa. Il più efficace è "il Cobra di Campobasso". Nato per ragioni calcistiche (e morto per le stesse motivazioni) questo Topos che lo accompagna in realtà ben si adatta al suo agire: ha colto anni fa le potenzialità del racconto della ruralità nostrana attraverso volti, musiche e storie, impegnandosi sul tema rurale con la duttilità, la competenza tecnica e l'incisività di un grande centravanti "di peso".