Capranica Prenestina, un piccolo paese di trecento anime sui Monti Prenestini: sembra una meta insolita per un progetto di rilancio, eppure è qui che la Comunità della Mosciarella sta scrivendo una storia di resilienza e sostenibilità. Nata per ridare vita a una selva castanicola in abbandono, questa iniziativa sta creando opportunità economiche e sociali che vanno oltre la semplice coltivazione del Castagno. Ecco come una piccola comunità è riuscita a fare della tradizione un’opportunità per il futuro e a diventare un esempio replicabile di economia rurale.
Dalla tradizione al mercato: rimettere in piedi un’economia
La Mosciarella, castagna essiccata naturalmente secondo tecniche antiche, non è solo un prodotto agricolo. È un simbolo del territorio e delle sue radici, un elemento culturale che la Comunità della Mosciarella ha trasformato in Presìdio Slow Food. Questo riconoscimento non solo garantisce visibilità, ma promuove pratiche agricole sostenibili, attirando l’interesse di giovani agricoltori e artigiani del cibo che vedono nel Presìdio un modello di eccellenza.
Il recupero della selva castanicola ha innescato un’economia circolare: sta creando posti di lavoro e dando nuova linfa al territorio, permettendo alla comunità di Capranica Prenestina di tornare a essere un punto di riferimento per i produttori locali. Qui, le castagne sono lavorate secondo pratiche tradizionali e distribuite a ristoranti e mercati locali, creando un circuito virtuoso che reinveste in formazione e infrastrutture. Questa piccola economia, ben gestita, sta diventando un antidoto concreto contro lo spopolamento delle aree rurali.
L’importanza di una rete locale e internazionale in sinergia con le istituzioni
La Comunità della Mosciarella non ha puntato solo sulla trasformazione e vendita della castagna, ma ha aperto le porte del proprio mondo ai visitatori. Ogni anno, i turisti si addentrano nei boschi per vivere l’esperienza di raccolta e lavorazione delle castagne, scoprendo le storie delle persone che hanno scelto di investire in questa terra custodendo questi boschi. Sentieri e vie antiche, recuperati insieme al patrimonio naturale, fanno parte di un’offerta turistica autentica che valorizza il paesaggio senza compromettere l’ambiente.
Il progetto Comunità della Mosciarella non sarebbe lo stesso senza il supporto del Comune di Capranica Prenestina, il suo Museo Civico Naturalistico dei Monti Prenestini e il Gruppo di Azione Locale (GAL) di cui fa parte. Il riconoscimento come Monumento Naturale, ottenuto nel 2019 è stato un tassello fondamentale. Questo titolo ha permesso alla comunità di accedere a finanziamenti che hanno migliorato le infrastrutture e promosso progetti in collaborazione con università e enti di ricerca per la realizzazione, ad esempio, di un vivaio dal quale potrà rinascere la pratica castanicola di Capranica Prenestina.
Far parte di un GAL non si tratta solo di finanziamenti. Le connessioni sviluppate all’interno delle reti GAL hanno permesso di attivare percorsi e cogliere opportunità. Proprio da Capranica Prenestina è stata lanciata la Rete Slow Food nazionale dei Castanicoltori italiani, un progetto dove la Comunità della Mosciarella ha potuto scoprire come la castanicoltura sia un elemento fondante della vita di montagna e come accomuni molte Regioni italiane, costituendo culturalmente la spina dorsale della nostra penisola.
Attraverso questa rete le comunità castanicole si confrontano, condividono buone pratiche e hanno la possibilità di raccontare i loro valori e la loro visione. Grazie a queste sinergie la Mosciarella è oggi un esempio per altri giovani delle aree interne e per i giovani professionisti dello sviluppo rurale, dimostrando che anche un piccolo borgo può combattere lo spopolamento generando un’economia di valore, basata su un forte senso di comunità e radicata nel rispetto delle tradizioni.